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Stragi al volante

Stragi al volante

Troppo sangue sulle strade


di Guerrino Iacopini  -


Pubblicato su Profili Italia anno I  numero 3, settembre 2008

 (clicca qui per leggere questo articolo nella versione editoriale)

 

Ogni anno fiumi di sangue scorrono sulle nostre strade. Oltre seimila morti e decine di migliaia di feriti, coinvolti in raccapriccianti incidenti stradali. Queste stragi hanno raggiunto costi umani insopportabili; una carneficina che per quantità è paragonabile al numero di vittime prodotte da una guerra. Questi morti e feriti sono uno scandalo ed una vergogna nazionale, vanno immediatamente trovati provvedimenti atti a ridurli e soluzioni concrete al problema. Prevenzione, controlli e repressione sono i punti su cui iniziare a lavorare. Sappiamo quasi tutto sulle cause degli incidenti: alta velocità, droga, alcol, guida incosciente, sonno e inosservanza delle regole stradali. Ogni giorno i telegiornali parlano del signor tal dei tali che, dopo aver rubato un’auto, investe ed uccide un paio di passanti. Dopo qualche ora, il magistrato lo fa tornare tranquillamente a casa, magari dopo aver messo anche in un mare di guai economici l’intera famiglia dello scomparso. Alla faccia di chi non c’è più! E le famose stragi del sabato sera dove i nostri ragazzi perdono la vita dopo una serata brava in discoteca a base di alcol, ecstasy, coca e rock ‘n’ roll? Cosa dire dei Tir che per l’alta velocità o la scarsa lucidità dei guidatori invadono le altre corsie, causando il finimondo in autostrada? E le sfrenate corse di auto e moto nelle notturne strade delle città, trasformate in autodromi? Inghilterra, Francia e Germania, anch’esse non immuni dal problema, hanno prodotto leggi mirate, riducendo il numero dei decessi al volante. In Inghilterra per esempio, i “Bobby” in borghese controllano internamente le discoteche per reprimere il forte uso di stupefacenti, mentre per l’alcol ci si è attrezzati in diversi modi: se si va in auto, una persona del gruppo rimane sobria e riaccompagnerà a casa gli altri del gruppo; oppure il locale o le istituzioni, mettono a disposizione dei ragazzi in stato di ebbrezza taxi o pullman per il rientro. Francia e Germania, oltre a sanzioni salatissime, confiscano immediatamente il mezzo ed applicano pene severe. Occorre anche qui l’inasprimento delle multe, oltre al ritiro della patente, il sequestro e la vendita coattiva del mezzo. Visto l’utilizzo dell’esercito nelle grandi città, che si avverta maggiormente la presenza delle forze dell’ordine sulle strade! Più pattuglie, meno morti e feriti avremmo. Ricordo un mio viaggio in auto da Spilimbergo (in provincia di Pordenone, non molto distante dal confine austriaco) fino Castellammare del Golfo, (in provincia di Trapani, all’estremità nordoccidentale della Sicilia). Ho percorso da nord a sud l’intera Penisola, senza mai incontrare una sola pattuglia di polizia. Se poi ci sono persone che hanno voglia di ubriacarsi, di drogarsi o di ammazzarsi, lo facciano pure, basta che i loro comportamenti non arrechino danno ad altri. Per evitare questo, il Governo ha l’obbligo di fare la sua parte.

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